Realizzazione nuovo Sito Web per la CGIL Teramo (TE) | Associazione di rappresentanza dei lavoratori e del lavoro (Sindacato)
La Cgil stipula, attraverso le organizzazioni di categoria, i contratti di lavoro e svolge allo stesso tempo un’azione di tutela, finalizzata a difendere, affermare e conquistare diritti individuali e collettivi, che vanno dai sistemi di welfare ai diritti sul posto di lavoro. La Cgil è affiliata alla Confederazione europea dei sindacati (Ces) e alla Confederazione internazionale dei sindacati (Ituc-Csi).
Le origini della CGIL a Teramo e provincia risalgono al primo quindicennio del Novecento quando si sono sviluppati i primi tentativi di formare un’organizzazione sindacale anche se essi furono sempre contrassegnati da sporadicità ed episodicità. Al 1902 possiamo far risalire la nascita di prime leghe di resistenza: nel luglio dello stesso anno a Teramo si costituisce la “Lega di operai e tipografi”, nel novembre nasce una “Cooperativa di lavoro fra muratori e arti affini”. A Penne ( allora in Provincia di Teramo) era sorta nello stesso anno una “lega di miglioramento fra contadini” forte di 150 iscritti.
Alla fine del 1902 rappresentanti di varie leghe approvano una proposta di statuto volto alla costituzione di una “Camera del Lavoro per la Provincia di Teramo” con sede in Penne. Ma il venir meno della personalità, Nicola Trevisonno, che ne era stato l’organizzatore non consentì che il tentativo andasse in porto. Bisognerà attendere il 1906 perché, in occasione dell’anniversario di Mentana, e alla presenza di Guido Podrecca ( all’epoca dirigente del PSI e redattore dell’Avanti) si avesse notizia di una “nascente” Camera del Lavoro di Teramo. Ma anche in questo caso il lavorio organizzativo dei socialisti teramani non produsse concreti risultati.
Solo nel 1907 si ha notizia della costituzione a Teramo di una “Lega di miglioramento fra calzolai ed affini”, mentre nel 1908 si costituisce una “Lega di resistenza fra gli operai panettieri”. E’ solo al 1914 che si può far risalire la nascita effettiva di una Camera del Lavoro teramana promossa da un sindacalista rivoluzionario di tendenze anarchiche, un non teramano di nome Amedeo Lamazzi, impiegato postelegrafonico, aiutato e sostenuto da rappresentanti locali di forze sindacali e politiche di ispirazione socialista.